sabato 25 agosto 2018

IL CASTELLO DI MONTEBELLO E IL FANTASMA DI AZZURRINA



Un tempo teatro di numerose battaglie, oggi il borgo e il castello di Montebello racchiudono una storia millenaria e offrono ai visitatori un affascinante percorso tra storia, arte e leggenda.

Questo castello è diventato famoso negli ultimi anni grazie alla trasmissione "Mistero" condotta da Enrico Ruggeri, che ha raccontato la leggenda di Azzurrina.

Azzurrina era una bambina, figlia di Uguccione, feudatario di Montebello.

“… aveva gli occhi color del cielo e i capelli chiari coi riflessi azzurrini …”

Fu confinata nel castello perché albina e per questa caratteristica rischiava di essere considerata una strega. Azzurrina fu la protagonista di un triste fatto di cronaca avvenuto proprio nel castello.

La bambina scomparve misteriosamente il 21 giugno 1375, mentre inseguiva la sua palla di stoffa lungo le scale che portavano alla ghiacciaia, e non venne mai più ritrovata.

Questa storia viene tramandata da più di tre secoli ma come mai è diventata una leggenda?
Perché la storia continua così...

“… e si narra che, allo scadere del solstizio estivo di ogni lustro, un suono proveniente da quel sotterraneo cunicolo si faccia ancora sentire.”

Si dice infatti che ogni 5 anni, il 21 giugno, la voce della bambina torna a farsi sentire proprio nel luogo della sua misteriosa scomparsa.

Dal 1990 ogni anno la notte del 21 giugno il castello viene sigillato, completamente evacuato e vengono effettuate registrazione audio per catturare eventuali suoni.

Ancora oggi questa storia continua a stupire, le ricerche proseguono e le registrazioni vengono effettuate con apparecchiature sempre più sofisticate.

A voi se avrete voglia di visitare questo misterioso castello ed ascoltare questa incredibile storia verrà lasciata libera interpretazione sui suoni che sentirete ascoltando queste registrazioni.

C'è chi sente una bambina che piange, chi una palla che rimbalza, chi un gatto che miagola e chi un temporale...

DOVE SI TROVA IL CASTELLO
Il castello di Montebello si trova in Val Marecchia, su un'altura dell'entroterra riminese, a pochi chilometri dalla costa.

COME SI RAGGIUNGE
Uscita autostrada Rimini Nord, seguire per Sant'Arcangelo in Romagna e poi per Torriana.
Da Torriana proseguire per 3 km verso Montebello.
Non ci sono molte indicazioni per il castello, per trovarlo consigliamo l'uso di Google Maps.

PREZZI E ORARI DEL CASTELLO
Per gli orari e i prezzi aggiornati consigliamo di visitare il sito del castello:
http://www.castellodimontebello.com/index.php?orarieprezzi

Si può scegliere se seguire la visita diurna o notturna oppure entrambe.

Noi abbiamo seguito quella diurna che comprende anche gli aspetti storici del castello.

Le visite notturne, affrontando soprattutto l'aspetto paranormale della rocca, sono sconsigliate per i bambini o per chi è facilmente impressionabile.


Il castello è visitabile solo con visita guidata. Non è necessaria la prenotazione.

Noi siamo entrati con il primo gruppo alle 14.30
Meglio arrivare 10 minuti in anticipo per avere il tempo di fare il biglietto e non perdere l'inizio della visita.
La visita dura circa 1 ora

NOSTRO GIUDIZIO SULLA VISITA GUIDATA 
Molto buono! La guida molto preparata è riuscita a tenere sempre l'attenzione alta, compresa quella dei bambini.

ACCESSO CONSENTITO AI CANI
SI, anche l'interno!!
Noi lo abbiamo visitato con Oliver e non abbiamo avuto nessun problema.

ACCESSIBILE CON CAMPER
SI
La strada per arrivare è abbastanza comoda. L'ultimo tratto è un pò in salita (12%)

Sosta:Parcheggio per 5-6 camper con carico e scarico acqua a pochi metri dal borgo di Montebello.
Per raggiungere il borgo e quindi il castello ci sono 10 minuti da fare a piedi in salita. Strada asfaltata

PUNTI DI RISTORO
Nella piccolissima e bellissima pieve di Montebello ci sono due bar/ristoranti.
Bar presente anche all'interno del castello.

OLTRE AL CASTELLO
Un bellissimo panorama su San Marino e sulla val Marecchia

QUALCHE PICCOLA ATTENZIONE
Nel castello non si possono fare nè foto nè filmati

IL NOSTRO GIUDIZIO
Ottimo, visita imperdibile per chiunque si trovi in zona!
L'affascinante leggenda di Azzurrina, tramandata da secoli e molto conosciuta in Emilia Romagna, colpisce grandi e piccini


domenica 10 dicembre 2017

FAEDO IL PAESE DEL PRESEPE

Faedo è un piccolo paesino che domina dall'alto la Piana Rotaliana, famoso per la qualità dei suoi vigneti e per la sua produzione di vino e grappa.

Per il secondo anno a dicembre si trasforma in un grandissimo presepe.

  

Passeggiando tra gli angoli più caratteristici del paese ci si trova immersi in un gigantesco presepe composto da una settantina di statue a grandezza naturale.


Lungo le stradine e i vicoli caratteristici di questo bellissimo paese si scoprono lentamente gli scrigni che contengono le scene della vita quotidiana di un tempo: la stalla, la scuola, il panettiere, le donne alla fontana.

Scene di vita quotidiana, contadina e di persone dedite al lavoro, caratteristiche di questo piccolo borgo.

Non a caso sono stati sfruttati per questa manifestazione proprio gli antichi avvolti e le vecchie cantine, luoghi di conservazione e preparazione del vino, ma soprattutto  luoghi di ritrovo dove le persone potevano passare insieme un momento felice.

Un'atmosfera natalizia autentica e suggestiva che stupisce ad ogni angolo, lontana dal caos dei grandi mercatini.

Da quest'anno è stato allestito anche il Mercatino della Stella, dove si possono acquistare diversi oggetti natalizi interamente fatti a mano.


Il presepe è visitabile tutti i giorni fino al 7 gennaio.

Il mercatino sarà aperto il 16 e 17 e il 23 e 24 dicembre.

Il punto di ristoro con specialità locali, la Casetta di Natale, sarà aperta il 16 e 17 - 23 e 24 - 26 - 30 e 31 dicembre.

  

Altri appuntamenti:

Domenica 17 dicembre coro alpino di Gardolo, concerto itinerante

Sabato 23 dicembre ore 16.00 Letture ad alta voce per bembini al primo piano del Comune

Domenica 24 dicembre e martedì 26 ore 16.00 presso la Sala Consiliare, Cartoni di Natale

Venerdì 5 gennaio "Canta della stella" I Re Magi, seguiti da un lungo corteo di figuranti. fanno tappa ad ogni scena del paese preceduti da una grande stella luminosa, intonando antichi canti natalizi, alla luce delle fiaccole.

Sabato 6 gennaio Arriva la befana

COME RAGGIUNGERE FAEDO

Faedo è raggiungibile in macchina da Trento in una ventina di minuti.
Arrivati all'ingresso di San Michele all'Adige salire sulla sinistra verso il Museo degli usi e Costumi e Istituto Agrario, e proseguire sempre avanti per una decina di minuti.
Parcheggio all'ingresso del paese.



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domenica 12 novembre 2017

LEOLANDIA un parco di emozioni!

Il  primo novembre è il compleanno di Giulio e abbiamo  la scusa per andare via un paio di giorni e festeggiare alla grande!

Quest'anno Halloween lo abbiamo trascorso in camper a LEOLANDIA, ed è diventato HalLEOween!



COS'E' LEOLANDIA?
Conosciuto fin dal 1975 come Minitalia, dal 2010 ha convertito il suo nome in LEOLANDIA ed è un bellissimo parco divertimenti vicino a Bergamo.



PER QUALE ETA' E' INDICATO L'INGRESSO AL PARCO E QUALI ATTRAZIONI TROVO?

Il segreto di Leolandia è sicuramente essere una parco a misura di famiglia.
Perfetto per i bambini in età di scuola materna ma molto molto divertente anche per i più grandicelli!
Dai 120 cm l'accesso è illimitato su tutte le attrazioni. Giulio è sui 110 cm ed è riuscito a salire quasi ovunque.
In questo parco non ci sono attrazioni particolarmente adrenaliniche, è il regno dei più piccini, ma il target di divertimento assicurato arriva sicuramente fino ai 10-12 anni.

Quindi cartina alla mano non resta che decidere da dove cominciare!


Tra galeoni e montagne russe avrete l'imbarazzo della scelta, e visto che non è divertimento se non ci si bagna, super consigliato portare una ventina!!


Immancabile una visita alla casa di Peppa Pig e un viaggio con il Trentino Thomas!

  

L'incontro con i personaggi dei cartoni animanti (Peppa, Pijamask e Geronimo Stilton) e i bellissimi spettacoli renderanno la vostra giornata indimenticabile.


Il parco ha all'interno moltissime attività. Oltre alle giostre sono presenti anche il rettilario, l'acquario e la fattoria, oltre alla bellissima Minitalia.

DOVE DORMIRE?

Il parco è convenzionato con molti hotel della zona, che offrono tariffe vantaggiose. 
Potete trovare l'elenco sul sito, nell'apposita sezione

SE CI ARRIVO IN CAMPER
Il parco è super organizzato in tutto, a partire dall'area camper a pochissimi passi dall'entrata, attrezzata con colonnine per l'elettricità, acqua,  carico e scarico. Bagni a disposizione (NO doccia!)
Costo 7 euro diurno e 9 notturno, due giorni e una notte 28 euro, da pagare all'ingresso del parcheggio. Appena arrivati passare dalla reception (a fianco della cassa) per la registrazione.
Orario apertura per ingresso area sosta: 8.30-17.45
Sosta consentita anche alle caravan!
A pochi passi da Leolandia c'è un centro commerciale con l'IPER per la spesa, ristoranti, McDonald e Burger King!!

POSSO PORTARE IL CANE?


I nostri amici a 4 zampe non possono entrare ma un'area super attrezzata con una decina di casette li ospiterà per il tempo della vostra permanenza nel parco. I posti sono più o meno una decina e sono ad esaurimento, quindi se si è sicuri di averne bisogno meglio fare una telefonata al parco e chiedere di prenotarlo!

ACQUISTO DEL BIGLIETTO

Il biglietto consente l'ingresso anche per il giorno di apertura successivo a quello di ingresso.

Per avere diritto a rientrare il giorno successivo è necessario ricordarsi di fare la foto nel punto indicato (VICINO ALLA GIOSTRA DEI CAVALLI) prima di uscire dal parco il primo giorno.

Questo permette di godersi il parco senza corse e in pieno relax.

Le nostre code non sono mai state più di 15/20  minuti, neanche l'1 novembre, quando il parco era abbastanza pieno!

Il costo del biglietto non è eccessivo ma l'acquisto on line a data fissa permette di risparmiare un bel pò di soldini. 
E' bene controllare il calendario on line perchè il prezzo dell'ingresso è variabile in base alla data e agli eventi in programma.
Di solito la regola è: prima acquisti e meno spendi!
Il biglietto a data fissa non è rimborsabile. In caso di pioggia ininterrotta per oltre 3 ore il biglietto può essere nuovamente utilizzato entro un mese!

Se si vuole essere più tranquilli si può scegliere l'opzione acquisto a data variabile, anche se meno economico.

COME RAGGIUNGO LEOLANDIA?


Leolandia si trova a Capriate San Gervasio, provincia di Bergamo.
Autostrada A4 Milano/Venezia, uscita Capriate. Il parco si trova a pochissima strada dal casello, noi abbiamo chiesto info al casellante, e ci siamo arrivati in pochi minuti.
Basta comunque seguire i numerosi cartelli marroni con le indicazioni!

INFO VARIE...
A Leolandia si può consumare il pranzo "al sacco", seduti nelle apposite aree pin-nic, oppure mangiare in uno dei tanti ristoranti presenti nel parco.

Possibilità di noleggio passeggini e nursery all'interno del parco.



Siete pronti allora per partire con un viaggio nella fantasia? 

Aspetta prima di chiudere la pagina.... 
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Grazie!!!




venerdì 13 ottobre 2017

CHE RELAX A MALGA PLETZN

Una breve ma bellissima passeggiata adatta a tutti, porta ad una malga meravigliosa immersa nella Val Cava, nel cuore della Valle dei Mocheni.

MALGA PLETZN



La si raggiunge camminando tra boschi e pascoli con circa un chilometro di strada asfaltata, una mezz'oretta un pò in salita circondati da natura incontaminata, un bellissimo ruscello e molte malghe tradizionali.


In estate (da metà giugno a metà settembre) si possono vedere gli animali (caprette, mucche, maiali, asini), comperare qualcosa al caseificio o mangiare all'agriturismo che offre un'ottima e rinomata cucina trentina.


Noi l'abbiamo trovata chiusa ma ci è piaciuta tantissimo anche così! 
Abbiamo fatto merenda, ammirato il fantastico panorama sulla vallata, i bambini hanno giocato tantissimo, ma soprattutto seduti sulle panche ci siamo goduti il sole d'autunno, in un pomeriggio quasi estivo.


Una domenica rilassante che ci ha fatto trovare il buonumore e la carica necessari per affrontare la settimana pieni di energia!

Da qui chi avesse voglia di camminare può raggiungere in un'ora e mezza il lago di Erdemolo.

Una passeggiata tranquilla, adatta alle famiglie e perfetta per le giornate autunnali!


COME RAGGIUNGERE MALGA PLETZN:
Da Pergine proseguire verso Fierozzo. Superare il paese e poco prima di arrivare al viadotto che porta a Palù sulla destra seguire le indicazioni per la segheria. La strade sale stretta e un pò a curve fino a raggiungere un parcheggio dove si può lasciare la macchina e proseguire a piedi per circa un chilometro.

APERTURE INVERNALI
L'agriturismo nel periodo invernale è aperto solo la domenica e in base alle condizioni climatiche.
Contattare il sig. Corrado al 348 8163490 per prenotare

CONSIGLIO:
In autunno la strada per arrivarci a tratti è all'ombra, quindi meglio portare qualcosa di pesante, siamo a 1.600 metri!

venerdì 6 ottobre 2017

AL RIPARO GABAN CON L'ECOMUSEO ARGENTARIO

Provate a tornare indietro nel tempo, ma molto molto indietro....fino al Mesolitico,  fino a non trovare più la nostra bella città, e al suo posto immaginate un grandissimo lago...


Ci riuscite?

Ora provate ad immaginare un immenso lago con intorno numerosi villaggi preistorici sparsi sulla collina, ben nascosti e protetti... ecco perchè si chiamano ripari.

Uno di questi è il Riparo Gaban e lo troviamo sotto la collina di Martignano, in località Piazzina. 

Difficile arrivarci se non si sa esattamente dove andare.


Un tesoro nascosto che ha una grandissima importanza nello studio della storia della nostra regione. 

L'area è stata scoperta negli anni 70 da un gruppo di appassionati di archeologia e da quel momento sono iniziati gli scavi che hanno portato alla luce importantissimi reperti archeologici, ora custoditi al MUSE.

Oggi gli scavi sono stati interrotti per motivi di sicurezza e troviamo solo una volta in pietra e una struttura esterna che serve per custodire lo scavo.


Noi lo abbiamo visitato un sabato pomeriggio in compagnia dell' Ecomuseo Argentario, approfittando della Giornata archeologica per le famiglie.

In una mezz'oretta abbiamo raggiunto a piedi il riparo partendo da Martignano, in compagnia di una fantastica archeologa che ci ha spiegato moltissime cose sulla preistoria.


Ad aspettarci al Riparo un bellissimo laboratorio sulla lavorazione del cuoio



 e un'ottima merenda offerta dal Comitato attività culturali di Martignano!






Un' ottima compagnia e una grandissima professionalità ci hanno accompagnati in questo bellissimo pomeriggio, istruttivo e soprattutto divertente!



Grazie, come sempre fantastico,  Ecomuseo Argentario!!

Se volete essere informati sulle prossime iniziative del museo potete vistare il sito dell'ecomuseo: http://ecoargentario.it/

oppure richiedere di essere inseriti nella mailing list scrivendo una mail a info@ecoargentario.it

Se invece avete voglia di leggere ancora qualcosa... 
ecco le nostre uscite in compagnia dell'Ecomuseo Argentario:




L'ORRIDO DI PONTE ALTO RIAPRE LE PORTE


LE CANOPE DEL MONTE CALISIO (articolo per TDV)


IL SENTIERO DEGLI GNOMI AL PIAN DEL GACC



Grazie per essere stati con noi e a presto, alla prossima avventura!!















giovedì 28 settembre 2017

L'AREA ARCHEOLOGICA DI ACQUAFREDDA AL PASSO REDEBUS

Il 25 settembre 2017 è stata la GIORNATA EUROPEA DEL PATRIMONIO, promossa dal Ministero dei Beni Culturali con l'intento di coinvolgere i cittadini nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale.


Moltissimi i luoghi di cultura che hanno aderito all'iniziativa anche nella nostra Regione, proponendo l'ingresso gratuito o a prezzo ridotto, oltre a visite guidate e aperture straordinarie. 

Noi non potevamo certo farci sfuggire l'evento ed abbiamo scelto per l'occasione un magnifico "museo a cielo aperto": il sito archeologico di Acqua Fredda al Passo Redebus. 

Acqua Fredda prende il nome da una sorgente che scorre a poca distanza dal Passo Redebus, tra l'Altopiano di Pinè e la Valle dei Mòcheni. 

Nel 1979 nel corso dei lavori di ampliamento della strada che porta al Passo venne casualmente scoperto questo meraviglioso sito archeologico, composto da diversi forni fusori dell'età del Bronzo, precisamente 9. 
Ad oggi è una delle più importanti fonderie preistoriche dell'arco alpino. 


Si trattava di un sito di lavorazione dei minerali di rame, metallo non presente allo stato puro in Trentino e che quindi andava ricavato attraverso un articolato procedimento.  
Nel sito veniva eseguita la macinatura della calcopirite, che si trovava in abbondanza nelle zone limitrofe, a cui seguiva l’arricchimento (lavaggio) e l’arrostimento in forno del minerale per eliminarne lo zolfo.
Successivamente il minerale era trattato (riduzione) all’interno dei forni: le alte temperature permettevano di separare il rame dalle altre componenti, in particolare il ferro.
Il risultato di questo procedimento era da un lato il rame e dall’altro le scorie. Scorie grossolane contenevano ancora rame e per questo venivano rimacinate e sottoposte a lavorazione. L’abbondanza di scorie rinvenute a valle dei forni testimoniano la lavorazione del minerale nel sito. 

E ce lo hanno spiegato molto bene Luisa Moser, archeologa dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento e Enrico Belgrado, esperto di archeometallurgia, che hanno dato vita al laboratorio di archeologia sperimentale "All'idea di quel metallo". 

Seduti in cerchio abbiamo assistito in diretta alla fusione del bronzo, abbiamo visto e toccato moltissimi strumenti e manufatti e imparato preziosissime informazioni sul metodo di estrazione della materia prima e sulla lavorazione dei metalli. 

Enrico è davvero un grandissimo esperto. 
Ricrea i processi di lavoro usati in epoca preistorica, utilizzando solo le tecniche e i materiali disponibili al tempo. 

Con l'aiuto di un mantice artigianale abilmente ricostruito ha alimentato il forno dalla mattina riuscendo a fargli raggiungere  la temperatura ideale per la fusione: ben 1.100 gradi! 


Un'esperienza fantastica che è piaciuta tantissimo anche ai bambini che hanno visto da vicino un pezzo di storia tante volte studiato a scuola. 


Ma non è finita qui... con l'accompagnatore di media montagna Paola Barducci abbiamo visitato la vicina torbiera e imparato tantissime cose sui suoi abitanti. Abbiamo imparato soprattutto che è un ambiente molto delicato e che va assolutamente salvaguardato e rispettato. 


La compagnia di tre guide espertissime di straordinaria bravura che ci hanno fatto imparare moltissime cose davvero interessanti hanno reso il nostro pomeriggio assolutamente fantastico! 

Moltissime sono le iniziative didattiche e culturali messe in atto in questo sito dalla Soprintendenza per i Beni Culturali della Provincia di Trento, per scoprirle potere visitare il sito www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia

Intanto vi anticipiamo le iniziative in atto per la giornata delle Famiglie al Museo, domenica 8 ottobre 2017:

MUSEO RETICO ore 15.00 "Chi cerca trova. Alla scoperta degli antichi mestieri del villaggio retico di Sanzeno"
SPAZIO ARCHEOLOGICO S.A.S.S. ore 15.00 "Letture a Tridentum. Favole e giochi sulla strada romana del S.A.S.S."
MUSEO DELLE PALAFITTE DI FIAVE' ore 15.00 "Lino e lana la matassa si dipana. Tessitura e altre attività nei villaggi palafitticoli di Fiavè"

Se volete diventare anche voi archeologi per un giorno non potete mancare!!

  

Un piccolo consiglio se passate dal Passo Redebus...
per finire la giornata con una nota dolce non perdetevi le magnifiche torte del bar che si trova proprio al Passo, a pochi minuti di macchina dal sito archeologico, in direzione Valle di Mocheni... assolutamente stratosferiche!

Grazie Lucia del preziosissimo consiglio per la merenda!!!





venerdì 22 settembre 2017

TEMPO DI DESMONTEGADA

Desmontegar, ovvero scendere dal monte

La desmontegada è il tradizionale momento in cui mucche, capre, pecore e cavalli scendono dalle malghe ed arrivano in paese per tornare nelle stalle dei rispettivi proprietari.

  

Per il bestiame infatti il periodo dell'alpeggio è ormai finito e con i primi freddi è arrivata l'ora di tornare a casa.

Ogni anno, a fine settembre, le mandrie ornate a festa danno vita ad un emozionante e colorato corteo lungo i centri storici di moltissimi paesi dell'arco alpino.
Un antico rito contadino ancora oggi molto atteso.


Il ritorno a valle rappresentava un tempo un notevole cambiamento di abitudini per le famiglie contadine che lasciavano le montagne per trasferirsi nuovamente in paese.

Per festeggiare questo evento le mandrie vengono ancora oggi addobbate con fiocchi, collane di fiori e rami ed impreziosite da campanacci decorati.
Vengono fatte sfilare lungo le vie dei paesi accompagnate dai pastori, anche loro vestiti a festa con gli abiti tradizionali.


Il suono dei campanacci da lontano fa capire che le vere star del giorno stanno arrivando... sono gli animali i protagonisti di oggi.
Sfilano ordinati, fieri ed eleganti,  accompagnati dai cani, inseparabili amici.

Un'usanza antica e suggestiva che ci fa riscoprire le atmosfere e le abitudini di un tempo.


Noi domenica scorsa abbiamo assistito a quella di Bedollo, ma se non volete perdervi questo evento davvero indimenticabile, ecco i prossimi appuntamenti:

LA GRAN FESTA DEL DESMONTEGAR a PRIMIERO dal 21 al 24 settembre

SAN MATE' - DESCARAGAR LA MALGA 24 settembre Saccone (Brentonico-Monte Baldo)

LA DESMONTEGADA DELLE VACCHE a PREDAZZO il 7 e 8 ottobre

  

Il Desmontegar è la festa che segna la fine dell'estate ma anche l'inizio di una stagione magica.
Allora, anche per quest'anno possiamo dire...bentornato autunno!